Di Questa Terra







brano ascolta
1. Lu patruni è suvecchiu - Peppe Barra  
2. La ballata di li porci - Roy Paci e Umberto Leone    
3. Lu ciuri - Etta Scollo    
4. Li scarsi - Sud Sound System    
5.La granni carrozza - Umberto Leone e Palermo Art Ensamble    
6. Piazza di la Loggia - Pippo Pollina    
7. A Santu - Enrico Stassi e Palermo Art Ensamble    
8. Settembri - Officina Zoè    
9. Ma cu siti viautri? - Mondorchestra      
10. Lu sicilianu - Moni Ovadia
11.Lu progressu - Umberto Leone e Palermo Art Ensamble    
12.Nivuri su li bummi - Gabriele Rampino & KSM
13. Soccu vonnu - Clara Salvo e Matilde Politi
14. La mafia non esiste - Mondorchestra
15. A Santu - Michela Musolino
Mentre Buttitta e la stessa Balistreri cantavano una Sicilia e un’Italia del secondo dopoguerra, delle lotte contadine e dei sindacalisti uccisi dalla mafia, della seconda grande emigrazione nel centro Europa di masse di braccianti, Pino Veneziano cantava l’atroce Italia dei roventi anni Settanta, del regime democristiano, della corruzione e delle stragi perpetrate dai fascisti. (Vincenzo Consolo)

La voce di Pino Veneziano fa affiorare l’incanto delle notti stellate, la risacca del mare, le poche case affacciate sulla spiaggia, la forza selvaggia di una natura che prendeva il sopravvento perfino sulle rovine antiche. Un mondo che non c’è più. Un mondo scomparso. La voce di Pino ci parla di quel mondo, di quel tempo. Ma non è una voce spenta. Non è una voce sopraffatta. Ci parla ancora. Ci canta ancora. Ci cunta ancora canzoni.  (Gaetano Savatteri)

La cosa che mi colpisce di Pino Veneziano è che è uno di quei cantanti-artisti della cultura orale che in altre nazioni, per esempio gli Stati Uniti d’America, sarebbero diventati oggetto di culto, un po’ come Woody Guthrie o i padri del blues. Purtroppo in Italia si è perso questo legame con i nostri padri musicali della cultura orale. (Ascanio Celestini)

Un cantastorie che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma convincente. E riesce a farsi capire dai braccianti, in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità cantata da popolano a popolano, senza inganni. (Ignazio Buttitta)

Testi di Vincenzo Consolo, Gaetano Savatteri, Ascanio Celestini, Rocco Pollina, Gaspare Giglio, Enrico Stassi, Umberto Leone, Piero Nissim, Ignazio Buttitta, Pino Veneziano.

Brani di Pino Veneziano reinterpretati da Moni Ovadia, Peppe Barra, Etta Scollo, Roy Paci, Piero Nissim, Sud Sound System, Gabriele Rampino, Officina Zoè, Mondorchestra, Michela Musolino, Enrico Stassi, Clara Salvo e Matilde Politi e Gaspare Perticone, Rocco Pollina, Umberto Leone