Vacanti sugnu china

Matilde Politi e Compagnia Bella

VACANTI SUGNU CHINA

Significa “vuota sono piena”, una condizione molto rara in cui l'equilibrio tra le emozioni positive e negative trova un punto magico in cui tutto è armonizzato, è vuoto e pieno al tempo stesso, è l'unione degli opposti in un piccolo momento di beatitudine

 

Il concerto che presenta Matilde Politi contiene momenti molto diversi, sia musicalmente che emotivamente.

Gli argomenti scorrono tra i canti, si alternano e conversano tra loro: l'eterno rebus dell'amore; il desiderio umano della libertà di sognare una prospettiva propria, di costruire il proprio percorso non costretto da confini territoriali o convenzionali, legali o burocratici, economici o morali, migrando alla ricerca di condizioni di vita migliore, o restando là dove affondano le proprie radici culturali per continuare ad alimentare con nuove semine e nuovi raccolti la nostra terra, il territorio che ci nutre, la terra madre che ci ospita tutti. 

Da un punto di vista formale, il concerto è composto di brani tradizionali e nuove composizioni in siciliano di Matilde Politi.

La tradizione è approcciata in maniera immediata, ricercando la sonorità originaria, a partire però non dalla forma estetica, ma dalla ricerca dello “spirito del canto”, e della “funzione concreta e magica” che esso era destinato ad assolvere.

I brani originali, invece, sono arrangiati con la libertà estetica di seguire, forse teatralmente, le esigenze che il contenuto pone, per esplicitarsi al meglio in musica, anche con colori non propriamente siciliani, ma africani o zingari, napoletani o arabi, sempre in dialogo con il siciliano che è “contenitore”.

 

MATILDE POLITI  voce, chitarra, fisarmonica, concertina, tamburello

GABRIELE POLITI violino, viola, mandolino

SIMONA DI GREGORIO voce, organetto, tamburello, marranzano

LELIO GIANNETTO  contrabbasso / oppure / MARK HAANSTRA  basso elettrico

DOUDOU DIOUF flauto tokhoro, percussioni

 

Il concerto può essere presentato anche in TRIO