Storie di lotta e resistenza in Sicilia

canti politici e storici del popolo - LA CANTASTORIE

 STORIE DI LOTTA E RESISTENZA IN SICILIA

 

Attraverso la ricerca, il recupero e la rielaborazione dei canti della tradizione siciliana che appartengono alla sfera politico-sociale, ho indagato quel frammento di cultura popolare che riguarda la visione e l’elaborazione del mondo del popolo siciliano, attraverso i canti.

Tracciando un excursus temporale che si apre con la rivoluzione del Vespro siciliano nel tredicesimo secolo e arriva alle lotte operaie degli anni settanta, passando per il fenomeno del brigantaggio, la caduta dei Borboni e l’unità d’Italia, la riforma agraria e il movimento di occupazione delle terre, la strage di Portella della Ginestra, il popolo siciliano ha espresso nei canti l’auto-narrazione e la riflessione sul sociale, la politica, sulle condizioni di vita e sulla protesta, sul cambiamento e sul ristagno della situazione. 

Ne emerge una grande attenzione alla sfera pubblica da parte della gente siciliana, contrapposta alla consueta immagine di un popolo prevalentemente richiuso nella sfera privata 

La tirannia nelle sue varie facce è protagonista dei canti racchiusi nell’album «A TIRANNIA» CANTI POLITICI E STORICI DEL POPOLO IN SICILIA (2007), che raccontano le vicende storiche e sociali, a volte con lo spirito combattivo dei ribelli, a volte con la rassegnazione dei sottomessi, a volte con la lucidità dei militanti.

 

La ricerca sui canti sociali prosegue, portando alla produzione di un secondo album, “VIVA SANTA LIBERATA” STORIE DI LOTTA E RESISTENZA IN SICILIA (2019)

 

 

Riprendendo la tradizione dei Cantastorie Siciliani, Matilde Politi, accompagnandosi con la chitarra, conduce lo spettatore in un viaggio nel tempo attraverso il repertorio dei canti narrativi che hanno testimoniato e documentato i moti popolari, la risposta alle oppressioni e ai malgoverni, dal risorgimento e i moti antiborbonici, con il racconto tradizionale della rivolta della Gancia a Palermo, fino a tempi più recenti che testimoniano l’emigrazione siciliana all’estero raccontata dagli operai dei cantieri navali, fino alle lotte del movimento per la casa a Palermo negli anni novanta e le lotte per la protezione del territorio e per la pace del movimento No Muos.

 

Le testimonianze arrivate a noi che narrano, nella lingua del popolo, questi avvenimenti seppure distanti nel tempo e nelle forme, vanno lette come un’unica “cantata” che dimostra come la parte migliore del popolo in Sicilia abbia da sempre reagito, e reagirà, con la stessa fierezza e la stessa determinazione contro ogni “tirannia”.

 

Il materiale musicale rielaborato proviene dalle raccolte tradizionali: il corpus di musiche e canti raccolti dal Favara nei primi del ‘900, l’enorme catalogazione di poesia popolare operata dal Pitré, raccolte minori ancora anteriori alle sopra citate, oggi disponibili grazie al lavoro di riedizione svolto dagli studiosi.

A completare questo quadro, si aggiungono frammenti tratti dall’opera creativa più recente di autori popolari e cantautori siciliani, tra cui il padre Guido Politi e Matilde stessa.

 

La rielaborazione dei canti è fedele agli originali, per quanto riguarda l’aspetto testuale e melodico, con in più la presenza di strumenti di accompagnamento, la chitarra, il tamburello, e un carattere nuovo, che i canti acquistano, o in alcuni casi fortunati forse “riconquistano”, grazie all’atto del cantare.

 

Matilde Politi - voce e chitarra