DORMI,
A MATRI
Ninne
nel Mediterraneo
Il
canto di tradizione orale conserva e tramanda alcuni segreti sul
senso della vita.
Le
donne rappresentano un segmento della realtà sociale particolare, in
cui si compenetrano in maniera unica esigenze della sfera privata
e familiare con le esigenze della sfera pubblica, socio-economica;
alle donne il compito di assicurare la sopravvivenza e la crescita
degli attori sociali del futuro, i figli, e alle donne il compito di
far girare la ruota economica della microsocietà familiare. Da
sempre.
Anche
il repertorio musicale di cui le donne sono portatrici è spesso una
commistione di generi diversi che afferiscono sia al classico ciclo
della vita (ninne,
canti di fidanzamento e matrimonio, lamenti funebri)
sia all’ambito del lavoro, sia all’ambito religioso, in maniera
diversificata a seconda della religione di riferimento.
Nel
repertorio di genere femminile, il primo posto, universale culturale,
è affidato al capitolo della maternità, le ninne e le nenie che le
donne in ogni parte del mondo cantano ai figli per quietarli, per
accompagnarli nel sonno.
La
ninna è il canto dell’intimità e del privato, rimane
contestualizzata all’intimità del rapporto madre-figlia/o.
Il
progetto vuole indagare, riportare, testimoniare, tramandare questo
repertorio.
La
valorizzazione, patrimonializzazione di questo enorme bagaglio
culturale, patrimonio immateriale del genere umano, universale,
e sempre poco attenzionato in
quanto
liminale ad altri repertori più forti e manifesti, più indagati
storicamente e più documentati, può
contribuire a restituire forza, salute e ricchezza alla donna, e al
suo ruolo sociale, in un tempo storico in cui il patriarcato non
lascia spazio neanche all’insorgere
del
dubbio che possa esistere, o sia mai esistita, una maniera
alternativa di affrontare la vita, il mondo, la società, noi stesse
e i nostri figli.
E
pur se ognuno conserva dentro
di sé la
memoria indelebile della ninna con cui la propria madre lo
addormentava, una
documentazione ampia e condivisa di questo infinito
repertorio consentirebbe realmente la patrimonializzazione ad ampio
raggio di un vero e proprio tesoro nascosto, e
pressochè inutilizzato.
Il
percorso di ricerca di
Matilde Politi sulle
ninne nanne va avanti da venti anni, comprende la ricerca sul campo,
le testimonianze delle donne in prima persona attraverso
laboratori interculturali,
la ricerca d’archivio, ed
anche
l’autorialità in alcuni casi, e
sopra tutto gli incontri, non solo con donne ma spesso anche con
uomini sensibili che hanno fortemente chiaro il senso del potere
magico della ninna nanna.

L’opportunità
di registrare un album di ninne nanne si presenta nel
2018: accolta con entusiasmo dalle cantanti a cui Matilde propone una
collaborazione, sotto la propria direzione artistica (Simona
Di Gregorio, Costanza Paternò, Clara Salvo, la giovanissima Rawen
Laid).
Ognuna
ha il compito di testimoniare alcune ninne di tradizione, non solo
siciliana ma con uno sguardo al mediterraneo, con libertà di scelta
sul tipo di elaborazione e riproposta, dalla più fedele
all’originale, scelta da Matilde Politi, all’elaborazione folk di
Costanza Paternò, all’arrangiamento con strumenti dal forte
impatto acustico come kalimba e hang drum, di Simona di Gregorio.
Ognuna ha anche il compito di portare una propria ninna inedita…
Con la collaborazione di pochi musicisti (Pasqualino Cacciola,
Sebastian Torres, Alessandro Puglia, Said Bemsafer), l’album viene
registrato nel settembre 2018, e finalmente viene alla luce in agosto
2019.
Il
disco rappresenta uno strumento in più, con cui portare avanti il
progetto.
E’
POSSIBILE ACQUISTARE IL CD INVIANDO UNA MAIL A
mat.politi@gmail.com
DISPONIBILE IN DOWNLOAD DIGITALE SU BANDCAMP