Si eseguono riparazioni dell'anima

Oggi, ovunque vai, si sente la stessa musica:la Musica non corrisponde più al Luogo

Per contrastare questa tendenza, noi suoniamo e cantiamo in siciliano.

Nel concerto che proponiamo, sono presenti brani tradizionali e nuove composizioni cantautoriali.

I brani di tradizione popolare, proposti in un contesto di spettacolo, subiscono un inevitabile processo di snaturamento: perdono il legame forte col contesto socio-culturale d’origine; vengono svuotati della loro funzionalità concreta; sono interpretati da musicisti colti che naturalmente filtrano con la loro sensibilità moderna un repertorio che nasce invece in un’epoca storica e sociale pre-moderna, e in ambito non colto.

Consapevoli di ciò, crediamo comunque che nell’atto di reinterpretare i canti popolari si trovi la chiave per cercare la relazione tra musica e luogo e cultura che un tempo era immediata, e ritrovare, ricordare frammenti di quei suoni che connotavano il paesaggio sonoro siciliano.

Se poi la tradizione musicale siciliana intesa come musica popolare, è diventata un repertorio scritto o registrato, e non vivo e fertile, come è invece in altri lidi del mediterraneo, dal momento in cui si è smesso di lavorare cantando, di viaggiare cantando, di nascere, sposarsi, addormentare i figli e morire cantando, non è però mai morta come musica in siciliano, come musica d’autore siciliana.

Così nel nostro repertorio alterniamo i brani tradizionali a brani d’autore, per lo più di nostra creazione, che nella loro varietà ritmica ed espressiva rispecchiano l'impasto culturale che si va creando in una terra multietnica come la Sicilia di oggi.

Matilde Politi - voce, chitarra, fisarmonica, tamburello, concertina, castagnette
Simona Di Gregorio - voce, organetto, tamburello, marranzano, friscaletto
Gabriele Politi - violino, viola, oud
Lelio Giannetto - contrabbasso / Enrico Tinelli - basso
Lajos Zsivkov - percussioni