NUOVO CD -"VIVA SANTA LIBERATA"

21/02/2020 - Sicilian Women Folksongs

"VIVA SANTA LIBERATA"

Sicilian Women Folksongs

di Matilde Politi

 


Il titolo di questo album di Matilde Politi, “VIVA SANTA LIBERATA”, rimanda subito al tipico inneggiare tradizionale dei siciliani alla propria santa patrona di riferimento; ma Liberata non è proprio la santa patrona di alcun luogo.

Infatti, Matilde non si riferisce alla Santa Liberata dell’agiografia ufficiale, che pure esiste e presenta dei caratteri simbolici molto interessanti (protettrice del parto e delle puerpere, o donna barbuta e crocifissa…), ma piuttosto intende provocare la riflessione sull’ossimoro ed il contrasto tra la libertà e la santità, tra la vitalità naturale femminile e la regola sociale e culturale patriarcale che la argina.

I brani qui raccolti sono frutto della ricerca d’archivio e dell’elaborazione di Matilde su quella parte del repertorio tradizionale siciliano che si trova, potremmo dire, “in ombra”, come il canto narrativo (Storia di Ginuveffa) che fa da filo conduttore dell’album, o come i repertori vocali femminili (Lidia), il canto dal profondo della terra dei solfatari di Grotte (Gruttisa), il canto liberatorio dei contadini della Sicilia centrale (Curnuti), l’inno di riscatto degli ultimi (La cuda qualchi vota si fa testa).

Se la Sicilia del sole, del grano e dei colori sgargianti e sfrontati, nota al mondo e riconoscibile nei suoi tratti, è la faccia della cultura patriarcale e mascolina, Matilde vuole qui svelare l’altra faccia della Sicilia, quella dell’ombra, del rigoglire dei boschi con le sue acque nascoste, delle grotte umide, come quella in cui trova rifugio Ginuveffa, come tante altre “sante” perseguitata dalla imbecille violenza maschile.

Lo stile, come in tutte le produzioni discografiche di Matilde Politi, rimane il più vicino possibile alla tradizione, cercando anzi di risalire verso la fonte arcaica del canto di tradizione. Dunque solo strumenti acustici, il minimo indispensabile, la voce, le voci che si intrecciano, corde di chitarra, violino, mandolino, pelle di tamburo, gli armonici del marranzano, e un organetto per uscire a un tratto dall’incantesimo e liberare l’energia danzando.

Matilde Politi – voce, chitarra, tamburello

Simona Di Gregorio – voce, organetto, tamburello (in tracks 1, 12, 13, 14, 15)

Alessandro Puglia – violino, mandola (in tracks 6, 11, 13, 14, 15, 16)

Sebastian Torres – chitarra (in tracks 6, 11, 16)

Gabriele Politi – mandolino (in track 3)

Martino Passanisi – marranzano (in tracks 5, 10)


Registrato nella Sala Giuseppe Leopizzi – Arci Tavola Tonda, Palermo in settembre 2018

Registrazione ed editing – Emanuele Bignardelli

Mixaggio e mastering – Maurizio Curcio

Foto di copertina Guido Acquaviva


Felmay Records 2020