Vacanti








brano durata ascolta
1. Festa della Borgata 4:29
2. O vui chi un cori avistivu 3:53
3. Donna 6:20
4. Raggia du mari 4:00
5. Nici 4:50
6. Matri i l'emigranti 5:17
7. Blatte 6:35
8. Vinnigna 7:24
9. Vacanti sugnu china 2:11
10. Ainavò 5:39
11. Femmeni americane 3:15
12. Mari mari 3:22
       
VACANTI SUGNU CHINA, significa più o meno “vuota sono piena”, una condizione molto rara in cui l'equilibrio tra le emozioni positive e negative, l'eterno altalenarsi dei demoni dentro l'essere umano, trova un punto magico in cui tutto è armonizzato, è vuoto e pieno al tempo stesso, è l'unione degli opposti in un piccolo momento di beatitudine.

Questo disco contiene momenti molto diversi, sia musicalmente che emotivamente; argomenti scorrono tra i canti, si alternano e conversano tra loro, l'eterno rebus dell'amore, il desiderio umano della libertà di sognare una prospettiva propria, di costruire il proprio percorso non costretto da confini territoriali o convenzionali, legali o burocratici, economici o morali, migrare alla ricerca di condizioni di vita migliore, o restare là dove affondano le proprie radici culturali per continuare ad alimentare con nuove semine e nuovi raccolti la nostra terra, il territorio che ci nutre, la terra madre che ci ospita tutti. Il punto di vista espresso è decisamente femminile, pur ponendo l'urgenza di una riscrittura della scacchiera dei ruoli di genere nella società attuale; e l'inno alla resistenza, che esplode in “Blatte”, è dedicato e rivolto contemporaneamente a tanti di noi: chi sente di star tentando di sopravvivere, eroicamente o meschinamente, ma senza cedere alle illusioni e ai falsi dei, come le blatte appunto in un mondo alla deriva e gravemente a rischio, occhi aperti e cuore in mano.

Da un punto di vista formale, il disco è composto di brani tradizionali e nuove composizioni in siciliano di Matilde Politi.
La tradizione è approcciata in maniera immediata, ricercando la sonorità originaria, a partire però non dalla forma estetica, ma dalla ricerca dello “spirito del canto”, e della “funzione concreta e magica” che esso era destinato ad assolvere.

I brani originali, invece, sono arrangiati con la libertà estetica di seguire, forse teatralmente, le esigenze che il contenuto pone, per esplicitarsi al meglio in musica.
Dunque ogni brano si presenta con caratteristiche proprie: alcuni ricchi di colori non propriamente siciliani, ma africani o zingari, napoletani o arabi, sempre in dialogo con il siciliano che è contenitore; alcuni caratterizzati invece da una qualità tecnica bassa a favore del momento estemporaneo in cui un frammento di musica, catturato quasi per caso, risuona all'interno del paesaggio sonoro ed emotivo che lo fa scaturire, in maniera irripetibile, in riva al mare, o nel silenzio della propria stanza di notte, piuttosto che creato e curato in uno studio, con tutta la cura che questo richiede affinchè il suono di ogni strumento rimanga fedelmente e semplicemente se stesso.


MATILDE POLITI – voice, guitar, accordeon, concertina, balafon, jew's harp, tamburello, percussions

SIMONA DI GREGORIO – voice, accordeon diatonique, jew's harp, tamburello, percussions

GABRIELE POLITI – violin, viola, mandolino, oud, chorus

DOUDOU DIOUF – flute tokhoro, voice, banjo, acoustic guitar, electric bass, djembe, percussions

LELIO GIANNETTO – double bass, chorus

con la partecipazione di Enrico Tinelli – Teleborderline (musica e chitarra in Vacanti sugnu china) e di Charles Ferris (tromba e trombone in Blatte)

Recorded in Palermo, 2012/2013
Sound Engineer - Carlo Gargano

Graphic Designer - Sergio Mustile
Illustrations - Guglielmo Manenti

Produced by Gabriele and Matilde Politi (with the support of Guido Politi and Silvia Borzelli)

International release by Felmay Records, Italy sept/oct 2013